sabato 1 dicembre 2012

Breve storia di una foto.


Quando ho scattato questa immagine  si fotografava ancora in "analogico"; se qualcuno mi avesse detto che in futuro avrei usato apparecchi digitali e schede di memoria  gli avrei chiesto dove aveva parcheggiato l'astronave.
Avevo fotografato tutta la mattina delle sculture, l'attrezzatura  era già riposta nella borsa e stavo tornando a casa quando  ho visto "LA FOTO", l'immagine che mi avrebbe salvato la giornata dandole un senso, ma:
1)  la mia scorta di diapositive era terminata;
2) i negozi di fotografia chiusi essendo domenica;
3) l'unico negozio aperto era un'edicola di giornali  che aveva alcune  diapositive da 100 iso marca Polaroid (!!!???)  da 24 pose non scadute ma dimenticate su  un'espositore in una "vetrinetta" assolata.
Contro il buon senso, caricai la  Pentax  con le dia trovate  e scattai.
Dopo anni ho "scannerizzato" la dia convertendola poi  in bianco e nero (per la verità il colore era già "evaporato").
Se questa breve storia ha una morale è: scattate, scattate sempre ed in qualsiasi condizione perchè ogni immagine a cui rinunciate è un momento che non si ripeterà.

     

Nessun commento:

Posta un commento